Guccini - Paladozza: nella lista di cose ancora da fare non trovo ''assistere a un concerto di Guccini'', i cantanti politicizzati e campanilisti non hanno mai riscosso simpatia e le poche sue canzoni che conosco sono dovute alle interpretazioni di Nomadi/Vandelli e compagnia. Al concerto avrei volentieri visto bruciare tre quarti del pubblico, tra gentaglia dei centri sociali, ex-sessantottini incapaci di adattarsi all'invecchiamento, busoni e ragazzini pronti a riempirsi la bocca di ''proletaria'' a squarciagola. Non è il mio genere. A questo punto mi tocca chiosare prima di venir tacciato di fascismo: no, non sono di destra e no, non sono di sinistra e no, ahimé, non sono neppure di centro. Aborro estremismi e conformismi, io sono per la politica del buon senso, l'ideologia la lascio agli idioti. Ciò detto: Guccini non è così. Lui personalmente, come si presenta: certo, salito sul palco a detto qualcosa di sinistra per scaldare il pubblico... ''Buonasera fannulloni di sinistra!''... sarebbe stato fenomenale e pieno di ironia se avesse urlato ''Evviva il Duce!'' annichilendo il pubblico, capisco perché non l'abbia fatto ma sarebbe stato davvero fenomenale. Voglio dire meglio: Guccini non è più così, il senso della sua età lo capisce, le sue idee sono chiare ma l'esposizione è quella dettata dalla saggezza capace di mitigare il fuoco della gioventù. Una roba da trattato politico greco. Riprendendo non conoscevo le canzoni, spesso andare a un concerto senza conoscere l'artista diventa opportunità per apprezzarlo di più: mi sono piaciute quasi tutte e alcune, specialmente quelle campanilisti che adesso capisco e comprendo, particolarmente; mi è piaciuta moltissimo Don Chisciotte, Eskimo... stendo un velo su Locomotiva ma ammetto di essere condizionato dal comportamento della gente intorno a me. La demenza delle masse mi lascia sempre nauseato e afflitto. Sono andato al concerto perché un mio collega che potrebbe essere mio padre, e non nel senso che un giusto tempo fa si sia scopato mia madre, esclusivamente per il rapporto di età è venuto da me qualche giorno fa dicendo: ''c'e' un concerto di Guccini''; e io: ''uhm''; e lui: ''da solo non ci vado''; e io, visto che mi sta molto simpatico e che erano giorni che vagheggiavo l'idea di trascorrere una serata diversa: ''ok''. In più a mia ''moglie'' piace. Il passare del tempo, la morte, Bologna: temi che oggi amo, canzoni che immetterò nella rotazione della macchina; la lotta partigiana e la guerra, ok; la lotta operaia, meno ok. Un concerto di circa 3 ore con molto parlato tra le canzoni in forma di cabaret politico, battute buone altre no, voce ancora potente e limpida, strumentisti eccellenti. Bel concerto e alla fine lo zoo intorno forse mi stava più sul cazzo per la gioventù che per altro.