Flash: comincia con la serie dedicata a Wally West l'ondata di chiusure che tra dicembre e febbraio aprirà la strada al nuovo DC Universe post Final Crisis. L'agonia di Flash Wally West è stata lunga, massacrato durante l'One Year Later, spezzato dalla pessima gestione dei figli e alla fine sacrificato all'altare di Barry Allen: DC non si è sbottonata sul futuro del personaggio, né della testata. Vedremo un Flash: Rebirth tra qualche mese e Wally è pur sempre nei Titans (forse). Curioso, questa serie è riuscita a chiudere due volte in un paio d'anni. Il finale è semplice, la famiglia West decide di prendersi una vacanza dal pericolo per stare insieme. Già visto, già successo.

Terra: è apparsa di straforo qua e là nel corso dell'ultimo paio d'anni, finalmente la nuova Terra ha visto chiarite origini e background in una mini in quattro albi per mano di Grey-Palmiotti con funzioni di prologo ed esperimento all'imminente, annunciata da secoli, serie di Power Girl. Fumetto per ragazze.

Batgirl: tra le tante miniserie personali vistesi recentemente quella dedicata a Batgirl scritta da Beechen è stata una delle più scialbe, tentennante nella continuity con l'annuncio adozione da parte di Bruce Wayne, senza risoluzione nel conflitto con il padre e in ultimo scioccamente portatrice di chiarimenti nel casino One Year Later e della versione bad del personaggio.

Rann-Thanagar Holy War: Starlin e Lim concludono anche la seconda miniserie dedicata agli eroi spaziali DC (tranne le Lanterne Verdi), il nuovo assetto spaziale vede il pianeta Rann una landa desolata, i suoi abitanti trasferiti in blocco su Throneworld, la cui popolazione nel frattempo è stata sterminata lasciando quello Starman un principe senza sudditi; Weird è in una condizione dubbia alla fine della serie, gli eroi terrestri tornano a casa, altri vanno a infoltire i ranghi di Hardcore Station. Tutto è bene quello che finisce bene, c'e' superficialità e un modo di raccontare storie antiquato e poco dinamico: è fumetto vecchio stampo che difficilmente potremo rivedere in questa forma a causa degli sconfortanti dati di vendita, possiamo però credere che l'imminente Adventure Comics possa in qualche modo diventare posto per continuare le vicende di questi personaggi.

Atomic Robo - Dogs of War: secondo giro per Red 5 e il suo miglior prodotto, niente da dire, è un Hellboy fantascientifico più umoristico che cupo. Steampunk, ottimi disegni e dialoghi brillanti. Continua a essere una delle migliori proposte indipendenti del mercato americano.

Bio-meat: la batch natalizia di un ottimo gruppo di scanlators ci permette di leggere il finale del survival horror scritto e disegnato da Yuki Fujisawa. La storia segue un gruppo di ragazzi nel corso di 3 differenti eventi tutti legati alla premessa del manga: in un futuro prossimo il Giappone sconfiggerà il problema ''fame'' mondiale creando esseri sintetici commestibili che non necessitano di cure, mangiano qualunque cosa e si autoriproducono. Tutto bello finché sono contenuti in apposite celle, meno bene durante i 3 suddetti eventi che porteranno il mondo, e soprattutto il Giappone, sull'orlo della distruzione per l'infestazione di queste bestiacce. Ottimi disegni, storia drammatica e bella caratterizzazione dei protagonisti: ragazzi qualunque costretti a sopravvivere, capaci di sviluppare un istinto di sopravvivenza disumano. Sfortunatamente circa al capitolo 60 la storia finisce in un buco nero di mancanza d'idee, si trascina per altri quaranta capitoli circa finendo poi chiusa con rapidità e scarsa cura al capitolo 105. Uno di quei manga che avrebbe fatto meglio a restare incompiuto.