L'Incredibile Hulk: la premessa prima, più una conferma e un chiarimento, è che questo sia effettivamente non il seguito del precedente film di Ang Lee; subito all'inizio troviamo infatti nuove Origini cinematografiche e tutto un nuovo inquadramento del soggetto. Il secondo punto è come, con pochi minuti e un'azzeccata scelta di suggerimenti, e per assurdo in soli due film, la Marvel sia già riuscita a creare una fortissima idea di universo condiviso da tutti i suoi personaggi live action: almeno quelli nuovi. Non è quindi un caso se all'interno dei primi minuti troviamo riferimenti a Iron Man e Nick Fury... questa volta non c'e' bisogno di attendere tutti i titoli di coda per beccarsi la sorpresina. Norton è un Banner convincente, gli sceneggiatori hanno preferito una caratterizzazione presa dalla versione fumettistica classica: magrolino e mite, con un alter ego Hulk scarsamente dotato di intelligenza e impegnato nel corso del film a regalare battimani sonici, smash e altre preziosi riferimenti. In questo contesto di fedeltà vengono però integrate alcune visioni più moderne: il Banner impiegato a imparare le linque dei posti dove si nasconde, la meditazione e via dicendo. Il tutto continuamente frammistato da altre citazioni classiche questa volte dedicate alla serie tv: il Banner barbone-autostoppista, la theme song. Louis Leterrier, quello di Transporter, si impegna ma si avverte fortemente la volontà di un supervisore massimo la cui presenza fornisce tutti quegli elementi di apprezzamento da fan e allo stesso tempo limita e mitiga certe propensioni caratteriali del regista. La produzione di Hulk e Iron Man è stata per larga parte contemporanea eppure sembra evidente che a un certo punto della realizzazione di quest'ultimo ci sia resi conti dell'esplosività del materiale e siano stati successivamente a forza inseriti particolari accomunanti nel primo. Magari sono solo cazzate. Abominio non è granché, sembra Doomsday. Gli scontri sono buoni, i modelli in cg ottimi anche se manca quel salto tecnologico di qualità che li renda visibilmente migliori di quanto già visto la scorsa volta: continuo poi a non apprezzare le espressioni da cucciolo di Hulk e quel suo faccione da bambinone, preferirei qualcosa di più mostruoso e meno tenero. Straordinariamente sono più interessanti le scene di Banner rispetto a quelle di Hulk, Norton offre un'ottima performance e alla fin fine le scene d'azione verde sono vagamente ripetitive: sono poi stupefatto di non aver visto sfruttare il centralissimo assioma del Madder-Stronger, la vittoria finale su Abominio si manifesta quasi più come una spinta d'agilità e cuore rispetto alla bruta energia delle radiazioni gamma. A questo punto l'attesa per Avengers diventa immodesta.