CJ7: il desiderio di cambiare è comprensibile e nasce spontaneamente nel cuore di tutti gli uomini, anche di quelli cinesi; l'ultimo film di Stephen Chow è molto diverso dal suo passato, e dal suo presente visto lo scarso successo ottenuto: difficile per un comico di fama tirar fuori un film ''drammatico'' senza incorrere nell'astio dei fan. Il problema poi è maggiore se il film risulta essere di per sé mediocre e noioso. Il paragone di trama facilmente tira in ballo ET: un ragazzino povero (il padre è un manovale, la madre è morta; il padre potrebbe mantenere un tenore di vita meno povero ma preferisce far la fame e farla fare al figlio piuttosto che rinunciare alla super scuola privata dove lo manda) viene costantemente bullato a scuola sia dai compagni prepotenti e riccastri, sia dagli insegnanti spocchiosi e superficiali: il bambino però è sicuro di sé e vive secondo gli insegnamenti di integerrima moralità del padre. Un giorno però il più borioso degli altri bambini porta a scuola la versione taroccata cinese di AIBO e scoppia il casino: il bambino protagonista diventa capriccioso e non ne può più di essere il più sfigato di tutti, il padre disperato va a ravanare nell'immondizia e tira fuori un bagaglio alieno che poi si trasformerà in un cane alieno molliccio fatto di un materiale simile allo slime. Il bambino diventerà arrogante e bastardo....il resto del film è fatalmente prevedibile e non regala emozioni. Il molliccio alieno è un pokemon e, come tutti i pokemon, ha ormai rotto le palle, senza neppure riuscire a colpire quell'effetto ''adorabile'' da prodotto per ragazze (lo so, ho fatto la prova con la mia che ci cade sistematicamente ed è rimasta del tutto indifferente). Gli effetti speciali sono buoni, fatto che dimostra quanti soldi americani girino oramai nella macchina da film di Stephen Chow.