Actarus - la Vera Storia di un Pilota di Robot: non è certo un libretto nuovo, l'avevo già adocchiato varie volte e sempre ero riuscito a trattenermi dall'acquistarlo. Ho ceduto un mese fa circa, lo iniziai immediatamente per poi lasciarlo sul comodino fino a ieri quando ho deciso che preferivo vederlo nella libreria: sarebbe stato meglio se fosse stato comico fino in fondo e non avesse nascosto amarezza e triste critica sociale. Ho cercato qualche informazione sull'autore, Claudio Morici: a vedere il suo sito personale, che volontariamente non linko, mi è immediatamente stato sulle palle. Niente di personale, vivo con le mie idee e tendenzialmente mi stanno immediatamente sulle palle quasi tutti gli altri esseri umani, certi più immediatamente di altri in base al modo di presentarsi e quindi al nostro primo impatto: in ogni caso, se si fosse impegnato in questo senso invece di fingersi impegnato, Actarus sarebbe stata un'esilarante narrazione comica sviluppata intorno ad alcune trovate comiche di grande effetto visivo: Actarus sul divano che beve Peroni, Alcor-Alcol, il reality show a giustificare l'andamento episodico della vita del pilota, l'ambientazione new age del Laboratorio-Fattoria, la propaganda. Tante idee eccellenti che rispecchiano un pò quel periodo fortunato in un'era di internet imberbe quando i newsgroup erano la massima forma associativa e certi signori di IAC scrissero il formidabile elenco dei facts sull'animazione classica. Invece a un certo punto la storia vira ed entrano in gioco elementi di disperazione e sofferenza umana stranianti rispetto al contesto originario, alla fine ci si stanca perché poi i discorsi e le menate sono sempre le stesse e non val la pena mettere Actarus in copertina se vuoi raccontarmi quelle stesse cazzate che ho già tranquillamente scelto di ignorare.