Gasaraki (episodi 1-25 serie completa): un continuo seguirsi di idee abortite e progressi sfiorati, sembra sempre che stia per succedere qualcosa ma alla fine la storia rimane immobile e priva di progressi; per tutto il tempo i personaggi delle due vicende centrali sembrano li' li' per compiere chissa' quale significativo gesto estremo, che pero' si conclude in un nonnulla privato di forza e ammantato da innumerevoli parole e spiegazioni su come sia piu' difficile scegliere la strada intrapresa piuttosto che un'altra. Probabilmente e' pur vero che 25 episodi non siano stati sufficienti al concreto sviluppo dei temi trattati, certo che tra il tempo sprecato, le scene ripetute e gli affacendamenti insensati si potevano realizzare piu' cose. Si parte con un danzatore di Noh, costume tipico, musica tradizionale, scenario rurale e tutto il resto: i passi e l'atmosfera sono carichi di energia ed ecco che si apre una specie di portale dimensionale, ed ecco che il danzatore si interrompe chiudendo repentinamente il passaggio attraverso cui avrebbe dovuto giungere Gasara; dite ciao a Gasara perche' non se ne fara' quasi piu' il minimo accenno fino all'ultimo episodio. La storia gira sul fantapolitico: l'antica famiglia Gowa trama nell'ombra e da secoli detiene una posizione di potere in giappone; il paese e' sull'orlo della rivoluzione, e come se non bastasse anche su quello della guerra con gli USA: grandi dialoghi, grandi manovre politiche, tante fregature per il piu' assoluto nulla di fatto finale; molte trovate e i concetti caratterizzanti originali permetto alla serie di generare quel po' di attenzione necessaria alla propria completa visione, e' un peccato scoprirsi dopo l'inutile finale a pensare di aver guardato ore di animazione senza aver visto in realta' niente.