Zenigata and the Two Lupins: stavo aspettando di guardarlo insieme a The Immortal Bloodline, ma stasera avevo un'ora da perdere. 
E' la quinta produzione nel cosiddetto 'koikeverse' di Lupin the Third, la penultima con il succitato The Immortal Bloodline a porre la parola fine su questo lungo e discusso progetto artistico. 
NOTA: The Woman Called Fujiko Mine è del 2012. 
Ah, prima di dimenticarmelo: intervistato a proposito, Koike avrebbe confermato la continuity tra queste due ultime produzioni e Mamo. Mamo essendo il villain del primo lungometraggio animato di Lupin datato 1978. 
Questo "Futari no Lupin" è decisamente il peggiore sforzo commesso da Koike finora. 
A partire dall'animazione, nonostante lo staff sia essenzialmente lo stesso dei precedenti ONA, Zenigata è decisamente mal fatto: lo stile visivo esagerato di Koike aiuta a mascherare la scarsa qualità, ma è certamente la più brutta cosa di Lupin da anni. 
Anche la violenza esplicita e spesso grottesca di queste produzioni Koike è mal rappresentata qui. 
La storia è mediocre: Lupin è in un qualche paese pseudo-sovietico, viene incastrato come terrorista da un dinamitardo con la sua stessa faccia; Zenigata capisce immediatamente non essere Lupin, ma dietro c'è un po' di politica molto superficiale che spinge la polizia segreta da dare comunque la caccia al vero Lupin. 
Non succede molto altro, alla fine è semplicemente il prologo del prossimo lungometraggio (già uscito in Giappone).