Gunsoul (Id, 2024): volevo leggere altro di Durand. 
Ho provato il primo di Apocalypse Tamer, non mi ha convinto ma ci tornerò; questo libro è la mia seconda selezione, storia autoconclusiva. 
Come già osservato in The Perfect Run, Durand spende molto tempo nell'ideare e organizzare il setting più suggestivo e intrigante possibile, mashup di qualsiasi cosa gli passi per la mente, ed è uno degli aspetti più divertenti dei suoi romanzi finora. 
Gunsoul non è un litrpg, è un progression fantasy wuxia/xianxia. Ok, non credo di aver mai scritto questa parola nel blog prima di oggi, nonostante mia sia capitato più di una volta di parlare di storie (film, cartoni, libri) di questo genere: è il termine che definisce quel genere di storie cinesi a base di artisti marziali, cultivation, eroi, divinità, demoni e semi. 
Wuxia è più a livello mortale; xianxia è a più a livello di immortali.
Tornando al setting: siamo post-apocalittici, ibrido tra mad max e il tipico unmade world con la fisica andata a farsi fottere; ma c'è di più: un mad max con gente che fa arti marziali è, essenzialmente, Hokuto no Ken; i mistici combattenti che si muovono in questo scenario oscillano tra scuole/poteri largamente originali basate su le caratteristiche di questo mondo andato avanti. 
Ci sono cyborg alla Tetsuo; ci sono mostri mutanti di carne che ricordano vari nemici di Jujutsu Kaisen (ci torniamo); ci sono più generici personaggi con poteri elementali classici, poi ci sono personaggi con poteri elementali chiaramente ispirati a Chainsaw Man. 
NOTA: c'è molto body horror.
Il nostro protagonista, per dire, è un gunsoul. 
...ora che ci penso, è praticamente il Corvo: viene ucciso, resuscitato dal Gun demone per vendicarsi. 
Salendo di potere svilupperà tecniche marziali a base di pistole e, soprattutto e più interessante, 'funzioni' di pistole: il nostro eroe si trasformerà in una pistola... non come Megatron, come i demoni-ibridi di Chainsaw Man. 
Oltre alla pistola, giusto una veloce carrellata, ci sono la Droga, la Nuke, varie altre armi. 
E' un miscuglio scemo ma esilarante. 
Le abilità più potenti sono esattamente come i domini di Jujutsu. 
Durand lo definisce un cultivation western ispirato a Jujutsu.
Una delle chiavi del successo di questo genere di romanzi è non aver paura di dare ai propri lettori ciò che desiderano ed essere sincronizzati con le aspettative di quei lettori che 'partecipano' alla vita di queste storie attraverso social, incontri e passione.
NOTA2: per questo motivo continuo a trovare assurdo non incontrare una mecha serie. 
Il nostro eroe resuscita, andrà alla ricerca della propria vendetta, scoprirà segreti del mondo diventando più forte, incontrerà amici, maturerà, combatterà un casino. 
L'ultimo capitolo è esilarante: come dicevo sopra, la serie è drammatica, ma l'ultimo capitolo è un cambio di tono estremamente brillante e giustificato. 
Mi ha sorpreso: è più infantile di The Perfect Run, ma è un'altra dimostrazione di talento da parte di Durand.
SPOILER SPOILER SPOILER
Il protagonista diventa master del gun path, conquista il Gun demone e prende il suo posto diventando il Gunman: combatte per sconfiggere gli altri demoni e aggiustare il mondo; mette su famiglia con una moglie e una figlia e vari compagni, diventa leader di una comunità guerriera itinerante. 
E' il finale migliore possibile.