Emily Wilde's Encyclopedia of Faieries (Id, 2023): finalmente un suggerimento di Goodreads che mi trova soddisfatto e d'accordo.
Primo libro nella trilogia di Emily Wilde, secondo e terzo già usciti, di Heather Fawcett.
E' la sua prima serie di libri per adulti dopo svariati romanzi YA e più giovani.
E' un fantasy moderno tonalmente in linea con le produzioni più 'cozy' di Becky Chambers o Travis Baldree, quindi c'è molta conversazione, poca azione; il grosso della vicenda gira intorno alla rappresentazione di una comunità, stile di vita, usi e costumi che i nostri protagonisti incontrano, rappresentano e imparano ad amare.
Fateci caso: Chambers, Baldree, adesso Fawcett. I protagonisti esplorano una comunità di cui entrano a fare parte, è una forma più estesa e approfondita di certe storie giapponesi episodiche di qualche decennio fa come Kino's Journey.
C'è l'idea di questo 'Beautiful World' che può contenere tristezza e sofferenza, ma alla fine c'è speranza e mutuo soccorso e spirito di appartenenza che va aldilà, ed è molto importante, le circostanze della propria nascita o provenienza.
Questi libri si assomigliano un po' tutti, in questo senso, ma è un genere ancora nuovo e ogni nuova esplorazione risulta ancora fresca e nuova.
Andando sullo specifico di questo libro: Emily Wilde è una professoressa universitaria dedicata allo studio di Fate e altre creature simili; va in giro per il mondo, entra in contatto, imparare le storie relative, scrive un paper scientifico e passa oltre.
Il goal della sua vita è scrivere la prima Enciclopedia delle Fate.
A inizio libro la troviamo arrivare su un'isola sperduta molto a nord, tipo Islanda (il setting è il nostro mondo, il tempo è incerto ma direi tra la fine del 1800 e gli inizi del 1900), per studiare un particolare gruppo di fate che sarà l'oggetto dell'ultimo capitolo del suo libro.
Emily è una studiosa votata all'intelletto, deficitaria nei rapporti umani, incapace nelle relazioni, la sua vita è la sua professione. Emily ha solo un amico al mondo, che è anche il suo collega e rivale, e il motivo principale di ogni cosa sbagliata nella sua vita precisa e razionale.
Questo secondo personaggio, inoltre, potrebbe essere una fata esiliata e costretto a vivere tra gli umani.
NOTA: uso il termine 'fata', ma il libro è specialmente dedicato a tutte quelle creature magiche da Grimm del folklore tradizionale. Non elfi, nani o draghi. Fairy, Brownie e cose del genere.
Premesse di caratterizzazione come questa, naturalmente, preludono a una vicenda romantica, ma non è un romantasy e lo sviluppo della relazione segue binari inconsueti e più originali, molto più endearing e appassionanti.
Ah, prima di dimenticarmi: anche in questo libro ci sono note a piè di pagina che sono parte della narrazione.
Ah2, il libro è raccontato nella forma del diario personale della protagonista dei giorni della spedizione in oggetto.
Mi è piaciuto molto, è molto interessante e il 'sistema magico', non è un termine esatto in questo libro, è molto ben strutturato: è molto facile prendere una favola classica e reinterpretarla (molto difficile farlo bene), ma è assolutamente brillante decidere di creare un intero mondo intorno a questi spiriti del folklore, con le sue leggi e concetti basi, temi ricorrenti, etc.
Eccellente, primo romanzo: ho già ordinato il secondo.
SPOILER SPOILER SPOILER
La scrittura di questo ultimo capitolo della sua enciclopedia si prova più difficile perché le fate in questione sono particolarmente incasinate e maliziose, la protagonista si troverà invischiata nel tentativo di salvare la comunità umana che la ospita, scoprirà di possedere emozioni e di poter apprezzare altre persone.
Il suo 'compagno' concessa amore e propone matrimonio, le decide di pensarci su.
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