Record of Lodoss War - Deedlit in Wonder Labyrinth: chiaro di luna, l'ansito del vento agiterà la luna pallida dei pensieri miei; eterno profumo, della patria che ti generò, sentore di nostalgia.
Io sono prigionieraaaaaaaaa, strappata dalla realtaaaaaaaà, lontana dalla luce che inghiottirà il mio cuore.
Io sono prigionieraaaaaaaaa, i sogni non mi parlan piuuuù, soltanto il mio respiro può volare via lontano da me.
Io sono prigionieraaaaaaaaa, i sogni non mi parlan piuuuù, soltanto il mio respiro può volare via lontano da me.
L'ho scritta a memoria (e poi controllata: minuscole differenze).
Parliamo un attimo degli originali OAV di Lodoss del 1990 in 13 episodi, vhs pubblicate da Yamato in Italia: all'epoca non mi masturbavo ancora e non c'era assolutamente niente (quindi) che potesse superare in emozione questa incredibile fusione di Dungeons and Dragons e Anime. Nel mio cuore di allora, letteralmente, Dungeons and Dragons e gli Anime erano il fulcro di ogni mio interesse: Lodoss fu semplicemente un fulmine.
NOTA: i robot e la fantascienza arrivarono dopo, insieme alla masturbazione. C'è un nesso?
Ciò detto, non sono un grande fan di Lodoss: amavo gli OAV, ma non mi sono mai trovato con tutte le versioni successivamente realizzate, più o meno fedeli al materiale originale; figuratevi che ho scoperto soltanto adesso l'esistenza di un'edizione inglese del 2018 del primo, e solo di quello, libro per Seven Seas e un'edizione completa italiana pubblicata dal 2001... apparentemente tutti esauriti.
Risolverò il problema nei prossimi giorni.
...uhm, sì.
Parliamo del gioco.
Lo aspettavo con trepidazione, per i motivi di cui sopra ma soprattutto dopo aver guardato dei video: tra tutti i metroidvania che consumo ogni anno, nessuno prima di Deedlit è stato così simile a SOTN.
No, davvero: le animazioni di Deedlit quando inverte direzione e il suo backdash, giusto per citare solo 'mosse' disponibili fin dall'inizio, sono UGUALI a quelle di Alucard.
Più fluide, meglio fatte, sono passati più di 20 anni, identiche.
A questo punto, come spesso, bisogna decidere il proprio campo: dichiaro immediatamente che questi dettagli sono tutti amorevoli omaggi del memorabile classico, gli sviluppatori non avrebbero avuto alcun senso a rubare asset da un gioco di 20+ anni fa, hanno invece volontariamente scelto di imitare/copiare/OMAGGIARE la pietra miliare di Igarashi per onore e rispetto.
NOTA2: uso il termine 'metroidvania' in senso lato per indicare l'interezza del campo dei giochi somiglianti a metroid o castlevania; i puristi spocchiosi chiamerebbero questo un 'igavania'.
E' un buon gioco, ma non di più. Se non fosse di Lodoss, sarebbe stato un gioco sufficiente.
Deedlit si sveglia in un posto misterioso, il suddetto labirinto, e ci sono dei buoni motivi narrativi sviluppati lungo la storia coinvolgenti tutti i personaggi dalle vicende più note di Lodoss.
NOTA3: secondo la fandom wiki, il gioco sarebbe stato realizzato sotto la supervisione di Mizuno (l'autore dei romanzi) e racconterebbe una vicenda canonica e in continuity non precedentemente raccontata, situata tra la fine del ciclo originale di Lodoss e le iniziative per i 30 anni del 2019.
Parlando di gameplay e citando solo le cose differenti rispetto a SOTN: Deedlit ha un arco che può essere utilizzato in combattimento o per risolvere puzzle, non posso esserne certo, ma sono pronto a scommettere, la meccanica dell'arco funziona meglio su PC che console; Deedlit è accompagnata, inoltre, da 2 spiriti che funzionano parzialmente come i famigli di SOTN ma sono legati a una meccanica circa originale di questo gioco, una meccanica che potremmo definire alla Ikaruga: un tasto per passare da uno spirito all'altro e modificare l'affinità elementale di Deedlit e modificare la sua abilità di assorbire attacchi magici, infliggere più danno sfruttando debolezze, risolvere altri puzzle o superare specifiche barriere.
Tutto bello, però.
E' brevissimo: ho deciso di non platinare, quindi ancora più breve; fate conto/pensate a Carrion: Deedlit, per quanto ben realizzato, è chiaramente un indie con piccolo budget e sviluppo ridotto, ben fatto, divertente, pieno di attenzioni e passione, ma piccolo, molta roba ripetuta, poca varietà e tutti quegli altri 'difetti' dovuti al tipo di produzione.
Non lo platinerò perché un paio dei trofei richiesti sono decisamente poco divertenti: c'è un boss rush, i boss sono facili ma dovrei sprecare tempo a livellare; c'è un trofeo specifico dell'arco, ma sostengo sia inutilmente arduo con il pad (c'è chi l'ha fatto, senza dubbio è fattibile, solo non ho voglia di imparare); ce n'è un altro le cui condizioni sono poco chiare ma sembrerebbe richiedere l'uccisione di un particolare tipo di nemici in un particolare modo, un numero indefinito di volte. Brutta lista di trofei.
Cosa potrei dire ancora?
Ah: esteticamente, Deedlit è basato sugli OAV originali. I personaggi sono disegnati per ricordare quei personaggio, non quelli delle versioni successive.
Compaiono, in un modo o l'altro, tutti i personaggi degli OAV originali.
E' uno dei migliori titoli del genere dell'anno, parlando di quanto disponibile su PS4 (che più o meno è tutto tranne Grime), ma non è stato un anno di eccezionali capolavori, sinceramente parlando... e comunque il migliore è stato Ender Lilies.
E' un buon gioco con alcuni motivi anime che lo rendono più appetibile.
Deedlit è stata una delle prime waifu.
SPOILER SPOILER SPOILER
Parn e il resto dei protagonisti sono morti. Vecchiaia, battaglia: non è specificato ma sottinteso siano state morti 'giuste' al 'giusto momento': Deedlit, elfa circa-immortale, è rimasta da sola, straziata di dolore e solitudine resta vittima di un particola spirito 'psicologico', vive un incubo (che è il gioco), vince i suoi demoni, supera il lutto, si risveglia e, nell'epilogo, incontra il protagonista delle nuove storie di Lodoss del 2019.
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