Le Sommet des Dieux: aka The Summit of the Gods. Lungometraggio d'animazione francese basato sull'omonimo manga di Jiro Taniguchi. 
Distribuzione complessa: nei cinema francesi se ne è occupata Diaphana Distribution, nei cinema internazionali Wild Bunch, nei cinema americani Netflix (non sapevo che Netflix facesse anche distribuzione cinematografica), lo streaming internazionale è su Netflix. 
Secondo la wiki, il film avrebbe dovuto inizialmente essere in cg. 
E' stato invece realizzato in animazione tradizionale con ottimi risultati, sforzo condiviso da Folivari (animatore francese a me ignoto) e Melusine Productions (animatore lussemburghese già collaboratore di Cartoon Saloon). 
E' una storia di montagna e alpinismo molto classica: ossessione, competizione per arrivare primo/fare per primo qualcosa, corpi di precedenti scalatori ritrovati tra il ghiaccio, etc etc.
Un fotografo/giornalista sportivo giapponese si appassiona alla storia di uno scalatore dimenticato, un tempo promettente, poi troppo stronzo per avere successo, sparito dalla faccia della terra. 
Ricostruisce tutta la sua vita, lo ritrova in Nepal dove da 8 anni tenta di raggiungere la cima dell'Everest attraverso uno specifico passaggio. Decide di seguirlo e immortalarlo nella sua ultima ascesa. 
NOTA: l'audio originale è in francese, essendo un film francese, ma i personaggi sono e hanno nomi giapponesi. E' buffo. 
Visivamente notevole con eccellenti paesaggi di montagna, diversi acquarelli ed effetti pittorici di qualità... in un film come questo non sarebbe stato possibile altrimenti, ma il risultato è comunque ispirato e meritevole.
Il character design non è direttamente ispirato allo stile di Taniguchi, ma è chiaramente quel tipo di anime realistico. 
NOTA2: il manga è basato su un romanzo. Esiste un adattamento live action del 2016.
Il regista è un tale Partick Imbert che bazzica animazione francese da diversi anni, nulla che sia arrivato a fama internazionale.
E' un buon film ma soffre di un difetto fondamentale: è un film d'animazione che sembra un film dal vivo. 
Non c'è qualcosa in questo film che non avrebbe potuto essere realizzato con attori e staff in carne e ossa. 
Non voglio certo dire che l'animazione debba per forza essere fantastica o surreale, ma è inutile fare un film animato senza sfruttarne le possibilità di regia e narrative; sembra essere stato fatto così solo per risparmiare sui costi di una produzione dal vivo. 
SPOILER SPOILER SPOILER
Il giornalista sopravvive. Lo scalatore arriva in cima ma muore tornando indietro. 
Il film non si sofferma ma si intravedono alcune foto sviluppate che sembrerebbero suggerire il successo della spedizione inglese degli anni '20.