Spaceside (Id, 2019): è divertente. E' il secondo libro di Michael Mammay, seguito di Planetside ambientato un paio di anni dopo.
La 'soluzione estrema' adottata dal nostro protagonista per risolvere il problema del primo libro pesa sul personaggio: è una famigerata celebrity, i suoi amici lo evitano, la moglie l'ha mollato ma è riuscito a evitare la prigione.
Alcune persone lo stimano e ritengono un eroe, non le persone perbene.
Ho già detto che è divertente e potremmo fermarci qui.
Ho due problemi con questo libro: il primo riguarda il titolo. Il 'planetside' di Planetside aveva perfettamente senso, ma lo 'spaceside' di Spaceside è invece del tutto privo di legami con la storia: il grosso del libro (80 per cento?) è ambientato in una città... non una città nello spazio, anche se tutte le città sono nello spazio in senso lato, ma una normale città su un normale pianeta di umani.
Il secondo problema è con la struttura del libro: è identica a quella del primo.
Identica.
Il protagonista comincia nascosto in un'attività senza via d'uscita intenzionato a concludere la propria vita e avventure in questo modo, arriva una chiamata che lo costringe a un'attività investigativa, segue un'unica, lunga sequenza di combattimento. Il finale è esattamente lo stesso del primo libro.
Prenderò anche il terzo, deve ancora uscire, perché la scrittura mi piace e questo genere militare investigativo alla JAG è simpatico, ma spero non risulterà essere un secondo clone identico del primo libro.
SPOILER SPOILER SPOILER
Gli alieni del primo libro non sono stati completamente decimati, alcune migliaia sono fuggite e hanno trovato rifugio su un altro pianeta; cercano di coesistere con gli umani ma finiscono di nuovo sfruttati per la loro biologia e tecnologia, questa volta da una società privata.
Il libro finisce esattamente come il primo: il colonnello lancia dei missili contro gli alieni, manda un messaggio alla sua amica giornalista, si mette in stasi in attesa di scoprire il suo futuro.