Lupin the Third - Part 5: dopo l'inaspettato, meritato successo delle Avventure Italiane, Telecom Animation Film ha realizzato la serie di Lupin definitiva. Un cartone animato tra i migliori della storia, un'opera d'animazione per la quale è impossibile non parlare d'arte.
Lupin è come Batman. Ha sconfinato nella cultura popolare comune: le sue caratteristiche sono note, i suoi alleati, le relazioni chiave. Le interpretazioni possono variare: come Batman possono esserci Lupin per bambini e Lupin per adulti; come Batman nel corso degli anni sono cambiati i costumi e i setting.
Come Batman rimane riconoscibile e immutato, pur mutando nelle mani dei suoi diversi autori: questa che, ufficialmente, è la quinta serie di Lupin capitalizza su tutto ciò e tramanda ai posteri una somma di tutto l'archetipo di Lupin.
Lupin parte 5 è, infatti, un cartone animato dalla struttura unica: è contemporaneamente seguito cronologico e antologia. E' composta da storie multiepisodio, episodi autoconclusivi e 'lost episodes' dalle incarnazioni passate di Lupin.
Lupin come opera d'arte vede i suoi temi narrativi cambiare e trasformarsi: questo cartone affronta il cambiamento sociale e culturale dovuto alle nuove tecnologie, si cimenta in una delle più rare e profonde analisi caratteriali dei personaggi, si eleva nella rappresentazioni di relazioni complesse appesantite da decenni di storia condivisa.
Questa serie di Lupin vince perché tutte queste informazioni sono conosciute e condivise tra il pubblico più o meno fedele, persino occasionale, e comprensibili in larga parte: la relazione tra Lupin e Fujiko, Lupin e Goemon, Lupin e Jigen sono predeterminate nei loro momenti fondamentali, ma sono anche storicamente caricate da decenni di apparizioni televisive e cinematografiche, fumetti e altro.
Lupin Parte 5 assorbe tutta la lunga tradizione di Lupin e ne offre la versione ultimate.
E' migliore persino della prima serie originale, ma il paragone è onestamente infattibile perché la quinta parte presume la prima parte. Se ne nutre e, insieme alle successive, la assorbe per elevarla a meta e macro narrazione.
Gli episodi 1-5 compongono la prima storia: Lupin ruba a un magnate dei bitcoin e viene preso di mira da Big Data, diventa vittima di un social network. Lupin contro internet e viene introdotto il personaggio di Ami, la giovane hacker che sarà il corrispettivo di Rebecca delle Avventure Italiane.
Questa prima storia stabilisce il tono di tutto il progetto: critica sociale, violenza, seinen.
Si parla apertamente della stupidità degli utenti dei social network, di pornografia infantile e violenza su minori.
Lupin e Jigen e Goemon uccidono senza scrupoli. Cercano di evitarlo, ma non si lasciano nemici alle spalle.
Il rapporto con Fujiko è rotto, frantumato misteriosamente: i due provano sentimenti residui ma si evitano, pur continuando a incrociarsi.
Il marketing vorrebbe chiamare la parte 5, "le Avventure Francesi": certamente la storia si ambienta in larga parte in Francia, ma è anche ambientata in larga parte in giro per il mondo.
L'episodio 6 è il primo lost episode: dedicato al Lupin dalla giacca fucsia. Una storia comica dove troviamo la prima, inaspettatissima e travolgente citazione dal Castello di Cagliostro.
Ce ne saranno molte sparpagliate come un filo conduttore lungo tutta la serie.
Gli episodi 7-10 sono la seconda storia: Lupin contro un suo rivale di gioventù.
Si parla di partiti di destra che sfruttano, o addirittura fomentano, il terrorismo per guadagnare il potere in Europa.
Episodi 11 e 12 sono due lost episode del Lupin con la giacca rossa: una con Fujiko e il loro rapporto vecchia versione, il secondo dedicato a Goemon. Questi lost episode imitano il tono dei loro periodi di riferimento: niente uccisioni, comicità. I toni e lo stile di allora. Caratterizzazioni più ingenue e mille, mille dettagli visivi che richiamano tutto... fino a Monkey Punch stesso.
Episodi 13-16 sono la terza storia della giacca blu: ritorna il tema dell'abuso della tecnologia e si va a prendersela con l'America e la CIA, colpevoli di rovesciare governi e manipolare guerre e risorse per interessi economici.
Episodio 17, lost episode della giacca verde: Lupin è un detective in una storia alla Agatha Christie.
Gli episodi 18, 19 e 20 sono tre episodi autoconclusivi della giacca blu. Non lost episode.
Il primo è dedicato a Fujiko, il secondo a Jigen. Il terzo a Zenigata.
Abbiamo visto un Lupin detective, il ventesimo episodio ci dà uno Zenigata ladro.
Tutti i personaggi principali hanno avuto il loro momento di gloria.
Gli episodi 21-24 sono l'ultima storia: tutti i nodi vengono al pettine.
Tornano tutti i personaggi da questa e dalla serie precedente.
I rapporti tra Lupin e gli altri tre membri della banda, più Ami, vengono messi alla prova.
Il nemico finale è, ancora una volta, la tecnologia dei social network: la critica colpisce i governi di tutto il mondo, il mondo intero. Tutti banditi, tutti colpevoli.
Lupin è l'unico eroe. L'unico ladro onesto in un mondo di disonesti.
L'ultima storia è un capolavoro e un finale eccezionale: si toccano tutti i temi storici di Lupin.
La carriera di Zenigata, la rivalità con Goemon, il ruolo subordinato di Jigen e la relazione con Fujiko.
Quest'ultima, ancora una volta, veramente in linea con Batman.
Specialmente con il Batman di Tom King e la sua versione di Catwoman.
Lupin e Fujiko non stanno più insieme, e il motivo è sostanzialmente lo stesso del matrimonio saltato tra Lupin e Catwoman.
Jigen uccide circa 1000 poliziotti tutto da solo.
...e c'è l'ultima, fantastica citazione da Lupin e il Castello di Cagliostro.
Il finale è immortale come quello di Butch Cassidy e the Sundance Kid.
C'è un'incredibile rivelazione finale che mi ha immediatamente ricordato il finale del Prigioniero.
Regia di Yuichiro Yano. La sceneggiatura è di un pool di scrittori ma la composizione è di Ichiro Okouchi, autore imprevedibile di molte serie robotiche tra le migliori.
La musica, come sempre, è meravigliosa e le tracce scelte coprono, anche qui, più di 30 anni di storia di Lupin... soprattutto Cagliostro, devo aggiungere.
Ci vogliono le palle per realizzare una produzione come questa: struttura variabile, narrazione adulta, soggetti controversi, davvero molte citazioni interne e conoscenza pregressa richiesta.
Lupin the Third - part 5 è un cartone animato per adulti, è un'opera d'arte che è semplicemente di un'altra categoria rispetto alle produzioni giapponesi di più alto livello.
Ci sono gli anime migliori dell'anno, e poi c'è Lupin parte 5.
SPOILER SPOILER SPOILER
La faccia che conosciamo di Lupin è in realtà una maschera. Lupin e Fujiko si baciano.
Tutti i personaggi corrono. Il futuro vuole batterli, relegarli a protagonisti del passato, ma Lupin e la sua banda, Fujiko e Zenigata sono eroi immortali che trascendono la moda e la contemporaneità.
Lupin è come Batman. Ha sconfinato nella cultura popolare comune: le sue caratteristiche sono note, i suoi alleati, le relazioni chiave. Le interpretazioni possono variare: come Batman possono esserci Lupin per bambini e Lupin per adulti; come Batman nel corso degli anni sono cambiati i costumi e i setting.
Come Batman rimane riconoscibile e immutato, pur mutando nelle mani dei suoi diversi autori: questa che, ufficialmente, è la quinta serie di Lupin capitalizza su tutto ciò e tramanda ai posteri una somma di tutto l'archetipo di Lupin.
Lupin parte 5 è, infatti, un cartone animato dalla struttura unica: è contemporaneamente seguito cronologico e antologia. E' composta da storie multiepisodio, episodi autoconclusivi e 'lost episodes' dalle incarnazioni passate di Lupin.
Lupin come opera d'arte vede i suoi temi narrativi cambiare e trasformarsi: questo cartone affronta il cambiamento sociale e culturale dovuto alle nuove tecnologie, si cimenta in una delle più rare e profonde analisi caratteriali dei personaggi, si eleva nella rappresentazioni di relazioni complesse appesantite da decenni di storia condivisa.
Questa serie di Lupin vince perché tutte queste informazioni sono conosciute e condivise tra il pubblico più o meno fedele, persino occasionale, e comprensibili in larga parte: la relazione tra Lupin e Fujiko, Lupin e Goemon, Lupin e Jigen sono predeterminate nei loro momenti fondamentali, ma sono anche storicamente caricate da decenni di apparizioni televisive e cinematografiche, fumetti e altro.
Lupin Parte 5 assorbe tutta la lunga tradizione di Lupin e ne offre la versione ultimate.
E' migliore persino della prima serie originale, ma il paragone è onestamente infattibile perché la quinta parte presume la prima parte. Se ne nutre e, insieme alle successive, la assorbe per elevarla a meta e macro narrazione.
Gli episodi 1-5 compongono la prima storia: Lupin ruba a un magnate dei bitcoin e viene preso di mira da Big Data, diventa vittima di un social network. Lupin contro internet e viene introdotto il personaggio di Ami, la giovane hacker che sarà il corrispettivo di Rebecca delle Avventure Italiane.
Questa prima storia stabilisce il tono di tutto il progetto: critica sociale, violenza, seinen.
Si parla apertamente della stupidità degli utenti dei social network, di pornografia infantile e violenza su minori.
Lupin e Jigen e Goemon uccidono senza scrupoli. Cercano di evitarlo, ma non si lasciano nemici alle spalle.
Il rapporto con Fujiko è rotto, frantumato misteriosamente: i due provano sentimenti residui ma si evitano, pur continuando a incrociarsi.
Il marketing vorrebbe chiamare la parte 5, "le Avventure Francesi": certamente la storia si ambienta in larga parte in Francia, ma è anche ambientata in larga parte in giro per il mondo.
L'episodio 6 è il primo lost episode: dedicato al Lupin dalla giacca fucsia. Una storia comica dove troviamo la prima, inaspettatissima e travolgente citazione dal Castello di Cagliostro.
Ce ne saranno molte sparpagliate come un filo conduttore lungo tutta la serie.
Gli episodi 7-10 sono la seconda storia: Lupin contro un suo rivale di gioventù.
Si parla di partiti di destra che sfruttano, o addirittura fomentano, il terrorismo per guadagnare il potere in Europa.
Episodi 11 e 12 sono due lost episode del Lupin con la giacca rossa: una con Fujiko e il loro rapporto vecchia versione, il secondo dedicato a Goemon. Questi lost episode imitano il tono dei loro periodi di riferimento: niente uccisioni, comicità. I toni e lo stile di allora. Caratterizzazioni più ingenue e mille, mille dettagli visivi che richiamano tutto... fino a Monkey Punch stesso.
Episodi 13-16 sono la terza storia della giacca blu: ritorna il tema dell'abuso della tecnologia e si va a prendersela con l'America e la CIA, colpevoli di rovesciare governi e manipolare guerre e risorse per interessi economici.
Episodio 17, lost episode della giacca verde: Lupin è un detective in una storia alla Agatha Christie.
Gli episodi 18, 19 e 20 sono tre episodi autoconclusivi della giacca blu. Non lost episode.
Il primo è dedicato a Fujiko, il secondo a Jigen. Il terzo a Zenigata.
Abbiamo visto un Lupin detective, il ventesimo episodio ci dà uno Zenigata ladro.
Tutti i personaggi principali hanno avuto il loro momento di gloria.
Gli episodi 21-24 sono l'ultima storia: tutti i nodi vengono al pettine.
Tornano tutti i personaggi da questa e dalla serie precedente.
I rapporti tra Lupin e gli altri tre membri della banda, più Ami, vengono messi alla prova.
Il nemico finale è, ancora una volta, la tecnologia dei social network: la critica colpisce i governi di tutto il mondo, il mondo intero. Tutti banditi, tutti colpevoli.
Lupin è l'unico eroe. L'unico ladro onesto in un mondo di disonesti.
L'ultima storia è un capolavoro e un finale eccezionale: si toccano tutti i temi storici di Lupin.
La carriera di Zenigata, la rivalità con Goemon, il ruolo subordinato di Jigen e la relazione con Fujiko.
Quest'ultima, ancora una volta, veramente in linea con Batman.
Specialmente con il Batman di Tom King e la sua versione di Catwoman.
Lupin e Fujiko non stanno più insieme, e il motivo è sostanzialmente lo stesso del matrimonio saltato tra Lupin e Catwoman.
Jigen uccide circa 1000 poliziotti tutto da solo.
...e c'è l'ultima, fantastica citazione da Lupin e il Castello di Cagliostro.
Il finale è immortale come quello di Butch Cassidy e the Sundance Kid.
C'è un'incredibile rivelazione finale che mi ha immediatamente ricordato il finale del Prigioniero.
Regia di Yuichiro Yano. La sceneggiatura è di un pool di scrittori ma la composizione è di Ichiro Okouchi, autore imprevedibile di molte serie robotiche tra le migliori.
La musica, come sempre, è meravigliosa e le tracce scelte coprono, anche qui, più di 30 anni di storia di Lupin... soprattutto Cagliostro, devo aggiungere.
Ci vogliono le palle per realizzare una produzione come questa: struttura variabile, narrazione adulta, soggetti controversi, davvero molte citazioni interne e conoscenza pregressa richiesta.
Lupin the Third - part 5 è un cartone animato per adulti, è un'opera d'arte che è semplicemente di un'altra categoria rispetto alle produzioni giapponesi di più alto livello.
Ci sono gli anime migliori dell'anno, e poi c'è Lupin parte 5.
SPOILER SPOILER SPOILER
La faccia che conosciamo di Lupin è in realtà una maschera. Lupin e Fujiko si baciano.
Tutti i personaggi corrono. Il futuro vuole batterli, relegarli a protagonisti del passato, ma Lupin e la sua banda, Fujiko e Zenigata sono eroi immortali che trascendono la moda e la contemporaneità.
Posta un commento