Artificial Condition (Id, 2018): secondo diario del Murderbot di Martha Wells. La storia è immediatamente consecutiva al finale della precedente novella.
Sempre inizialmente pubblicato da Tor.com, da poco pubblicato anche in cartaceo.
Il successo di questa serie è stato immediato e vero: la Wells ha già pubblicato attraverso il sito di Tor ulteriori due seguiti. Fanno 3 nel solo 2018... e ci sono ancora parecchi mesi.
Avevamo lasciato Muderbot definitivamente free agent, un rogue security unit capace di auto definirsi e prendere le proprie decisioni.
Molto umanamente, la sua prima fermata in questa nuova condizione è una tappa per rivisitare il luogo della sua origine.
Nel corso del viaggio, Murderbot si accompagna a un'astronave cargo senziente e annoiata che decide di fargli compagnia per l'avventura. Offre supporto dallo spazio mentre Muderbot va planetside per la sua indagine.
Nel mezzo si trova anche ad aiutare un paio di umani incastrati nella solita disputa tra società malvagie.
La prima novella vinse il Nebula, questa seconda a mio avviso è decisamente migliore: la caratterizzazione del protagonista è eccellente, la nave senziente è un meraviglioso buddy.
La vicenda riempitiva degli umani è molto più che una giustificazione per un paio di combattimenti.
Il world building è limitato ma interessante.
Storia autoconclusiva e compiuta, ma ho il seguito già in mano e potrei decidere di leggerlo quasi subito.
SPOILER SPOILER SPOILER
L'incidente originante Murderbot è spiegato come un attacco hacker andato malissimo: un semplice sabotaggio andato troppo in là e trasformatosi in massacro senza senso.
Muderbot viene pubblicamente riconosciuto come una rogue unit.