Fixed: l'ultima fatica di Genndy Tartakovsky è una produzione mediocre. Non stupisce abbia avuto una difficile genesi produttiva. 
Avrebbe dovuto essere una produzione Warner, poi Warner è andata in ristrettezze e questo film è stato una delle vittime; si è trasformato e passato in mano a Sony Pictures Animation con distribuzione Netflix. 
Yep! Tecnicamente, questo è il nuovo film (il quinto in totale) della collaborazione Sony - Netflix... come e subito dopo KPop Demon Hunters. 
Uhm. 
Parliamo dell'animazione. 
Realizzato in 2d, hand-drawn animation, animazione tradizionale volontariamente ispirata a classici Disney con animali tipo Vagabondo e Dalmata, e alle commedie slapstick Warner come Tom and Jerry e Looney Tunes; Fixed è, contemporaneamente, il primo film animato Sony realizzato in 2d e il primo indirizzato esclusivamente a un pubblico maturo. 
Non avendo direttamente in casa l'expertise necessario a una produzione non in cg, Sony ha commissionato, 'portato a bordo', lo studio californiano Renegade Animation (non a caso realizzatore dei moderni Tom and Jerry) e i brasiliani di Lightstar Studios (non a caso, etc, moderno Space Jam). 
Fin qui tutto bene, anzi: è una scelta sempre attraente e invitante di buone aspettative. 
Il problema è la storia. 
Genndy ha messo insieme un film composto da tutti i luoghi comuni dei film animati con cani: il nostro protagonista è un cane a cui i padroni promettono imminente castrazione, fugge con il suo pack e si trova a girare in città di notte, incontra gatti malvagi, finisce in un dog show dove proprietari e cani si assomigliano. 
Genndy ha preso tutti questi elementi ricorrenti dei film animati per bambini con cani parlanti come protagonisti, e ha aggiunto sesso e volgarità. 
L'interezza dell'idea creativa dietro Fixed è quella di realizzare un film visivamente identico ai classici cartoni animati per bambini, Disney e Warner in testa, e offrirne una reinterpretazione per adulti a mezza via tra South Park e le peggiori commedie circa-indie sul sesso. 
Il protagonista è doppiato da Adam Devine, uno dei suoi amici da Idris Elba; non mi pare ci siano altri nomi noti. 
Si guarda, ma c'è molto poco di sostanza; le gag sono prevedibili, gli espedienti riciclati: è forzato dall'inizio alla fine. 
Prima di chiudere il post, ho dato un'occhiata in giro e vedo un sentimento comune a riguardo: flop e peggiore sforzo di Genndy da anni.