Twilight of the Gods: la serie animata Netflix in 8 episodi uscita lo scorso Settembre. 
Avevo iniziato a guardarla con grande entusiasmo: fino all'episodio 4 è una produzione di ottima qualità piena di potenziale e promessa; l'episodio 5 è lo spartiacque; gli ultimi 3 soffrono di un crollo verticale della narrazione, i personaggi smettono di avere qualsiasi senso, il finale è un ammasso di scene sconnesse ed eventi privi di significato. 
Una produzione Zack Snyder in tutto e per tutto. 
Jay Oliva firma come co-creatore. 
Torniamo all'inizio: l'animazione è realizzata dallo studio francese Xilam, questa serie potrebbe essere il loro primo lavoro non per il mercato francese (sono quelli di Oggy); visivamente assomiglia a un Samurai Jack con sangue rosso e sesso, diciamo un Tartakovsky vm18. 
E' l'ennesima interpretazione di classici miti nordici: Thor, Baldur, Loki, Odin, svariati mortali, giganti e altri mostri e personaggi famosi; è il cartone animato di God of War! Magari. 
L'animazione è molto ben fatta e, come dicevo, i primi quattro episodi sono sontuosi e impostano una vicenda di vendetta e scontro tra mortali e divinità che è avvincente e ben scritta; poi succede un disastro e letteralmente accadono cose senza senso, scollegate tra loro, ripetitive, noiose per la mancanza di logica, un casino.
Thor ammazza tutta la famiglia della guerriera Sigrud, lei si incazza e mette insieme un gruppo di guerrieri che si sono rotti le palle degli dei (aiutati da Loki): segue Ragnarok, circa ma non proprio. 
La serie non finisce. Una seconda stagione non è confermata.