Everything I Know About Love (Id, 2018): è un incrocio tra un'autobiografia e un libro di self-help. 
E' la versione millennial di Maria Ripa di Meana, questo libro avrebbe potuto letteralmente titolarsi "I Miei Primi 30 Anni". 
L'autrice, Dolly Alderton, è giornalista britannica e una specie di real life Sex and the City, nel senso della versione in carne e ossa di Carrie Bradshaw (british e con meno soldi). 
L'estrema sintesi è la seguente: aaaaah, quando ero una teenager volevo diventare grande; aaaaah, quando sono diventata grande non ho fatto altro che scopare in giro, ubriacarmi e drogarmi: sono piena di amici che mi amano, ma mi sono sempre sentita sola perché voglio un uomo, ma quando poi ho un uomo ho paura delle relazioni e faccio casino; adesso che ho 30 anni ho scoperto che la cosa più importante è amare e accettare se stessi, solo amando e accettando se stessi si può sperare di trovare qualcuno disposto ad accettarci e amarci allo stesso modo. 
Ecco, vi ho risparmiato di leggerlo e spiegato perché sembri un testo di self-help.
E' andata così: cercavo un libro da leggere bazzicando le solite liste di premi (da cui so che dovrei tenermi lontano), e questo libro di premi ne ha vinti tanti ed è stato variamente apprezzato e approvato e amato e citato. 
Quando l'ho comprato, l'ho fatto con la convinzione avrei letto un libro 'comico', tipo quegli spettacoli di stand-up dove si parla di relazioni e si arriva a conclusioni profonde attraverso grasse risate. 
No. Non è divertente, neanche un po', ed è anche molto ed esclusivamente femminile.
Il libro è composto da riflessioni più o meno cronologicamente ordinate, questi componimenti sono ordinati all'interno di serie: c'è il diario dei bad dates, che il diario delle feste andate male, c'è l'elenco di 'cosa pensavo dell'amore all'età di xx', ci sono ricette e ci sono anche dei brani narrativi di colore sociale. 
Attraverso queste storie e pensieri, l'autrice ci racconta il percorso di crescita e maturazione di cui sopra. 
L'autrice è una che scrive column settimanali per giornali e magazine, esattamente come Bradshaw, a tema relazioni, amore e affini; questo libro è praticamente un raccolta di articoli originali con l'aggiunta di elementi autobiografici. 
Il messaggio finale del libro mi ha sorpreso: la protagonista/autrice vive una serie progressivamente peggiore di esperienze romantiche e sessuali, uomini di merda si susseguono in rapida e numerosa successione; la conclusione, però, non è che gli uomini siano tutti delle merde: è lei, sostanzialmente, a essere sbagliata e solo cambiando potrà diventare meritevole dell'amore di un uomo (per bene). 
L'altro messaggio del libro è la sisterhood e l'amicizia tra donne: misteriosamente, la protagonista incontra solo uomini di merda, ma ha decine di amiche del cuore pronte a sacrificare tutto per lei (e lei per loro), in quella che, credo, sia una molto finta rappresentazione dell'amicizia femminile. 
...oh, certamente dovrei star zitto in materia e non esprimere un opinione, ma sono un uomo. 
NOTA: mia moglie e io stiamo felicemente insieme da 25 anni. 
Proverò a farglielo leggere, nel caso scriverò un update con una prospettiva femminile.