infodump: partiamo dai giochi compresi nell'abbonamento ps+ di dicembre. Forma.8 è un metroidvania indipendente... due parole che mi fanno venire i brividi come "roguelike indipendente" o "twin stick shooter" o un altro dei trend degli sviluppatori indipendenti. Il protagonista è una palletta fluttuante con gli occhi, il combattimento si basa su mine e lancio delle mine, ci sono dei miseri puzzle fisici. Il design è minimalista. Nope.
Darksiders 2: sono sempre stato incuriosito dalla serie, mai abbastanza da provarla veramente. Non ero in torto. Sarà che è un gioco 'vecchio', sarà che gli action rpg sono immediatamente noiosi dopo pochissimo.
Roba che non avrei dovuto comprare: Wonder Boy the Dragon's Trap. Niente: anche questa volta l'ennesimo tentativo del 2017 di allargare il mio gradimento videoludico a generi diversi non ha funzionato. Remake con grafica bella del classico del 1989, è semplicemente troppo semplice. Torment - Tides of Numenera, lo volevo molto. Setting eccellente, profondità della storia senza paragoni: peccato che sia una palla clamorosa. Il sistema di combattimento è antiquato... quindi mi dovrebbe piacere, ma qui è solo noioso: niente a che vedere con Divinity o Pillars of Eternity. Si può non combattere, ma diventa una specie di infinita avventura testuale e ci si accorge che profondità e qualità non sono sinonimi.
Normalmente non parlo di film qui, ma avevamo cominciato a guardare the Battle of Sexes pensandolo un film sportivo con uno sfondo sociale di femminismo, è invece una storia di lesbiche con a mala pena una scena di tennis qua e là.
The Twilight Pariah di Jeffrey Ford. E' passato parecchio tempo dall'ultima volta che ho mollato un romanzo a metà, quindi mi sono sforzato di arrivare effettivamente a metà. Nope. Vaccata. 2 amichette e 1 amichetto freschi di college vanno a fare uno scavo pseudoarcheologico e disotterrano i resti di... qualcosa (che ricorda un po' ICO). Spacciato per horror, non lo è: è solo stupido.