Transporter 3: per la terza volta di Jason Statham come Frank Martin la produzione ha decisamente tirato i remi in barca, Besson come sempre ne scrive la storia ma all'interno della rotazione volta a portare continuamente nuovi registi francesi agli onori della cronaca, questa tocca Olivier Megaton, uno che non rivedremo. Il budget è chiaramente ridotto, probabilmente a causa dei soldi mai rientrati dopo il flop del secondo episodio: per quanto stupido il 2 propopena un'ininterrotta continuità d'azione, ed è proprio l'azione a mancare invece in questo terzo e, probabilmente, ultimo capitolo. Il personaggio di Frank Martin è sempre stiloso e cool, il modo ricercato del parlare, la cura per il vestiario, la calma: a livello di dialoghi e recitazione questo Transporter offre il meglio, a discapito delle botte nei denti e delle esplosioni. I combattimenti sono molto brevi, Corey Yuen ne cura ancora una volta le coreografie ma anche qui si nota la riduzione economica possibile e la necessità di ripetere gli stessi stunt senza poterne provare o architettare di nuovi; va meglio sul versante ''guida'', probabilmente grazie a fondi neri forniti dall'Audi che, grazie a Transporter 3, non avrà più bisogno di un solo spot pubblicitario: l'Audi di Frank è indistruttibile, va sempre, va da dio. Sempre in tema di risparmio economico: ad affiancare Jason Statham una non-attrice, una che Besson avrebbe incontrato per strada e scritturato su due piedi. Momento Più del film è la sparatoria finale nel treno, c'e' una sequenza eccellente di colpi messi a segno da Frank con calma glaciale nel caos infernale di proiettili sparati alla cazzo dai suoi avversari. La trama gira intorno a un complotto politico-economico, protezione ambientale e scorie mortali, una donna misteriosa e braccialetti esplosivi dritti dritti dal Running Man. Il biennio 2007-2008 è costato molto alla carriera di Jason Statham, un film di Uwe Boll, un film con Jet Li a mezzo servizio, Death Race.... Transporter 3 tutto sommato lo riporta agli inizi del suo successo, in attesa che Crank 2 polverizzi ogni dubbio e lo renda a noi come uomo-eroe.