Gigantic Formula (episodi 1-26 serie completa): abbiamo già parlato della sensibile riduzione nella moda dei fansub, da un anno a questa parte diventa sempre più difficile trovare serie ma soprattutto trovare gruppi che finiscano le serie; c'e' voluto un anno e mezzo circa ma siamo finalmente riusciti a concludere il cartone robotico lanciato nell'Aprile 2007 dallo studio Brains Base (quello del New Getter). La serie è stata interessante e originale sotto molti aspetti, intrigante sotto molti altri e in ultima analisi ricercata artisticamente: quesi tutte le buone idee sono però andate perse o diluite nel proseguire degli episodi, probabilmente per diretta conseguenza e per il solito ''stupidi giapponesi''. Più notevole esempio di ciò riguarda propriamente il primo episodio: lo stile grafico e di character design adottato in quel singolo primo incontro con la serie, completamente sparito/impoverito dagli episodi successivi, resta uno stupefacente caso di ripensamento e resa alle ragioni di mercato. La storia potrebbe grossolanamente essere vista come una variazione sul tema del G-Gundam: la Wisest World War è una sorta di guerra regolamentata internazionale, la nazione del robot vincitore governa il mondo. I robot sono il frutto della tecnologia nazionale, necessitano ognuno di un pilota e di medium che faccia tramite tra la tecnologia e il divino.... ogni robot è infatti sviluppato intorno a una testa di statua rappresentante e incarnante una divinità greca: in un certo e molto lato senso l'armamento/aspetto e parte della trama dei combattimenti gira intorno ai rapporti classici tra tali dei. Particolare: nella finzione le statue sono greche, i nomi degli dei sono però nella versione latina. Protagonisti della storia sono l'accoppiata giapponese, per larga parte però la sceneggiatura si limita a strumentalizzarli per raccontare e rendere protagonisti via via di piccoli nucle di episodi tutte le altre coppie di piloti. Giusto per non volersi distinguere poi più di tanto anche in questa serie i mecha sono realizzati in cg: generalmente la serie è omogenea e animata con la stessa qualità dall'inizio alla fine, il livello di dettagli e la fluidità si attestano su valori medio-alti e non ci si può proprio lamentare del lavoro svolto da Brains Base. Il design dei robot è stato di volta in volta sviluppato da persone diverse, pur mantenendo un certo filo conduttore il risultato aiuta molto a elaborare visivamente quelle differenze culturali e scientifiche alla base della differenza produttiva nazionale intorno a cui si muove tematicamente molto del racconto. In tal senso i messaggi geopolitici si sprecano: la Cina è un'onorevole alleata quasi fin dall'inizio, l'America è il nemico ultimo ma varie colpe sono anche del governo Giapponese fortemente opposto all'eroica organizzazione militare giapponese. Sul fronte dialoghi tocchiamo punti di vera bassezza: mocciosi innamorati non sono mai stati fonte di battute memorabili, qui gli stereotipi si sprecano e, nonostante alcuni ricami stravaganti come la costante presenza di ninja e una certa tensione al paranormale, annoiano. SRW: parlando in termini di super robot wars ci sarebbe tantissima carne, attacchi finali e trasformazioni, nuovi attacchi e passaggi nemico>alleato per tutta la storia principale. Manca del tutto una visione coreografata degli attacchi stessi ma in definitiva ci sarebbe spazio per molte animazioni: qui si apre una piccola questione. I SRW sono tradizionalmente 2d, gli esperimenti 3d sono costantemente andati sotto: la nuova mania di realizzare tutti i mecha in ''3d'' cosa porterà? Stento a credere in trasposizioni bidimensionali di robot creati in cg. Per chiudere: lo staff è composto nelle sue posizioni chiavi compreso il ''creatore'' da un gruppo di ex-autori della serie/film di Kiddy Grade, qui impegnati a ricoprire ruoli più direttivi.
Hellbly
6/25/2008
Etichette: animazione e videogiochi
ahahah, ma cè anche l'italico robottone! come se la cava? esce ai quarti di finale? tra l'altro vedo che lo guida il tipico sciuscià...
RispondiEliminaovviamente fa brutta figura: lui è un ladruncolo, lei una specie di santona; perde contro la Germania e si rende protagonista di un ''misterioso incidente'':
RispondiEliminas
p
o
iler
gli italiani si vendono e fingendo un errore sparano contro dei robot duellanti da tutt'altra parte... in sintesi si fanno pagare per falsare il risultato di un altro scontro.
Non so, la battaglia finale merita, ma per il resto non è che mi piaccia troppo. Soprattutto non mi piace il fatto che il robot protagonista combatta poco, che come al solito i cartelli in italiano sono sbagliati e che gli Americani parlino in "Ingrese". Complessivamente ci do un 6-.
RispondiEliminaso cosa intendi ma è un problema culturale che potrebbe essere ribaltato in qualsiasi nazione, l'incuria e la superficialità diventano uno standard e un sottofondo come la pioggia fuori dalla finestra: a un certo punto smetti di notarla. Evidentemente anche Gigantic ha sofferto di problemi di budget nel corso della produzione, i combattimenti crollano drasticamente e gli episodi sul background delle coppie di piloti si dilatano: vorrei sapere se la realizzazione in 3d abbia una connotazione di risparmio economico o il contrario.
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