The Machine Girl: immediato cult giapponese del 2008, il nuovo film diretto da Noboru Iguchi (quello di Sukeban boy) sistema e definisce quel rinnovato sottogenere splatter che da qualche anno spuntava saltuariamente attraverso le produzioni indipendenti dell'underground cinematografico nipponico, Death Trance, Meatball Machine; stabilisce anche il ritorno agli onori della cronaca della Nikkatsu dopo varie peripezie aziendali: non a caso il cast è composto in larga parte da ex attori presi dal porno e dai pinku, mentre la protagonista è un'idol al suo primo film, Minase Yashiro. Parliamo di mega-splatter, di machine-gun, motoseghe, ninja-yakuza, geyser di sangue, mutilazioni e le solite urla. Comincia tutto con la tipica situazione di bullismo, un ragazzino viene preso in mezzo e muore. La sorella si incazza e comincia la vendetta. Sono stupefatto quando leggo su internet i tanti paragoni con Planet Terror: cristo, non dubito che Iguchi l'abbia visto ma penso che prima di parlare del mezzo Grindhouse sarebbe il caso finire di elencare le numerose citazioni da Evil Dead. La protagonista, nelle prime battute del film, viene mutilata di mezzo braccio sinistro: in un'epica scena presa direttamente da Army of Darkness aggancerà al moncherino (dapprima) una gatling gun, successivamente sostituita dalla storica motosega. A questo punto avremmo già tutto il blocco di temi e contenuti necessari al genere, compresa la patinatura da softcore: mancano però completamente scene di nudo, mezzo nudo o generici ammiccamenti sessuali, al massimo vengono concesse poche scene in reggiseno. Il film è anche troppo lungo, a volerlo sottolineare: i combattimenti sono continui ma un paio di scene preparatorie concedono troppo tempo a inutili approfondimenti caratteriali; se rimpiangete gli anni '70-'80 stringetevi forte al mercato giapponese perche' ne sta sfornando a ripetizione ma non si sa quanto potrà durare questo fenomeno. ANCORA ANCORA ANCORA ANCORA....