Sword Devil: Kenji Misumi e Raizo Ishikawa nuovamente insieme in un film decisamente vicino per contenuti e stile a Destiny's Son. Ancora una volta il regista costringe in un tempo estremamente breve un numero considerevolissimo di avvenimenti: impazzita in seguito a malattia la moglie del signore feudale di turno giace ad inizio film sul letto di morte, prima di spirare premia l'unica fedele servitrice rimastale accanto fino alla fine conferendole un rango e un ruolo di prestigio fra le donne della casa lasciandole come ultimo compito quello di accudire il suo cane come se si trattasse di lei. Passa del tempo e la servitrice muore dopo aver dato alla luce un figlio di padre ignoto, un paio di secondi dopo gia' gira la voce che il bambino sia figlio del cane, di conseguenza, pur non potendolo abbandonare, viene affidato ad un samurai senza titolo perche' lo allevi come proprio. Passa dell'altro tempo e il padre muore pregando il figlio adottivo di trovare un talento, qualcosa che lo renda speciale e che gli permetta di sopravvivere al suo duro destino. Inizialmente Hanpei (questo il nome del figlio di cane) viene notato per il suo pollice verde, la sua abilita' far crescere splendidi fiori; poi si scopre che Hanpei corre piu' veloce di un cavallo al galoppo, tira sassi con una mira eccezionale e, in seguito ad un fortunato inconto, e' anche in possesso di una straordinaria abilita' con la tecnica di spada ''Lai'' (quella di Zatoichi per intenderci: l'estrazione veloce): di conseguenza passa ancora un pochino di tempo e gli viene affidato il compito di killer ufficiale del clan. Nel frattempo l'ambiente intorno a lui si modifica e cosi' la sua posizione in esso. Valgono le stesse cose che dissi qualche post addietro per Destiny's Son: immagini altamente elaborate, scene brevi ma narrativamente incredibili e dense di particolari e forza espressiva, trama articolata. I due film si assomigliano tanto, e con loro un terzo che ancora mi manca, da essere considerati elementi di una trilogia. I cani per i giapponesi sono un elemento di leggenda e storia: sono considerati e il rapporto con essi e' tale da giustificare una teoria di episodi piu' o meno mitici sia del periodo dei samurai sia piu' moderni, un numero di film, cartoni (si', i film con i cani li fanno anche da noi ma sono quasi sempre storie per bambini), e tanto altro... qui di seguito alcuni link disordinati sull'argomento (fate una ricerca all'interno delle pagine per la parola ''dog'' per essere sicuri di trovare il riferimento). Pena di morte per l'uccisione di un cane nel 1600; Shishi; Tanuki; storia buddista; altro.


Pulgasari: il dittatore della Corea del Nord fa rapire un regista perche' realizzi nel suo paese un film in stile Godzilla; questa non e' la trama di Pulgasari, e' l'inizio della sua produzione. L'avvenimento e' variamente raccontato e noto, personalmente non ne sapevo niente: ed e' sicuramente piu' interessante del film che comunque andrebbe visto per varie ragioni fra cui la piu' ovvia e' proprio il paese da cui proviene. Sullo sfondo di una guerra fra il popolo ribelle e l'imperatore malvagio a sostegno e in aiuto delle deboli forze proletarie interviene il mostro Pulgasari intagliato nel ferro dal Mastro Geppetto Coreano e animato dal sangue di sua figlia e affamato di metallo: Pulgasari mangia il metallo, mangia l'industria, magia le armi e poi succedono varie altre cose simboliche, propagandistiche e comuniste (letteralmente). Il film e' orrendo pero' e' una curiosita' rara quindi se vi capitasse guardatelo.