Macross 7 (episodi 1-49 serie completa): e' tutta colpa di Super Robot Wars Alpha3 (pochi post indietro) se mi sono sentito costretto a recuperare questa serie che ero riuscito ad evitare integralmente al tempo del suo successo; un po' perche' non sono mai stato appassionato a Macross e un po' perche' a suo tempo conoscevo della gente fanatica per questa serie e da come ne parlavano iniziai rapidamente a disprezzarla: mi erano gia' capitati per le mani ai tempi di SRWD (sempre indietro per il blog) ma li avevo semplicemente ignorati, nell'Alpha3 e' pero' impossibile andare avanti senza usarli ripetutamente e cosi' mi sono trovato ad incuriosirmi alla storia dei Fire Bomber, il gruppo musicale protagonista di questa serie ambientata una trentina d'anni dopo le vicende del film di Macross. Per la prima meta' abbondante il cartone regala poche emozioni, parecchia noia, insoddisfacenti caratterizzazioni dei personaggi, dialoghi idioti, animazione scarsa e la nauseante consapevolezza che ad ogni nuova puntata si dovranno ascoltare piu' o meno integralmente le 4, 5 canzoni che compongono il repertorio della band. In maniera molto infida, pero', alcuni dei personaggi secondari si insinuano nell'interesse dello spettatore: ci si chiede come andra' avanti la storia fra i coniugi Jenius (direttamente dall'originale), cosa fara' Gamlin, quando la batterista dira' qualcosa e cosa' dira', se la tipa con i fiori riuscira' mai ad incontrare Basara e altro sul tema. Quindi si prosegue nella visione e circa all'episodio 26, 27 la storia finalmente comincia ad ingranare con piu' grinta e spettacolarita': i nodi protratti per troppo tempo si sciolgono con risultati inaspettati e l'uso delle canzoni, della Sond Energy e tutta la scienza applicata ad esse assume toni entusiasmanti; gli ultimi episodi sono poi molto drammatici, acchiappano. Il finale e' chiaramente aperto e infatti alla serie sono rapidamente seguiti alcuni OAV, un film, episodi speciali e cosi' via: l'ultima scena, anzi, l'ultima immagine e' geniale e si concentra su quello che e' il vero protagonista. Il messaggio sempre molto positivo e pacifico di Macross viene piemante rispettato e bilanciato a buone scene di combattimento con i consueti Valchiria: la musica che esprime i sentimenti, la comunicazione, non le armi, possono mettere fine alle guerre e unire i popoli; come dicevo il messaggio e' buono ed ottiene tutto il necessario spazio senza pero' dimenticare il divertimento delle azioni militari e varie vicende romantiche non troppo approfondite ma sufficienti ad alternare momenti comici e sentimentali. Poi certo: 49 episodi di 24 minuti circa l'uno e per almeno dieci d'ognuno c'e' una canzone o qualcuno che suona, e per di piu' sono veramente solo 4, 5 pezzi possono provocare agonie strazianti o richiamare imprevedibili raffronti con il cinema di genere indiano (improvvisamente i personaggi si mettono a cantare, fortunatamente non a ballare); vedere dei caccia da combattimento/robot pilotati con una chitarra, per non parlare di alcune soluzioni della sceneggiatura, tradisce un'ingenuita' disarmante e a tratti irritante; il protagonista principale e' odioso per gran parte del tempo e solo verso la fine riesce a recuperare un po' di carisma, la protagonista, che e' poi il personaggio in assoluto piu' noto per ovvie ragioni, e' una ragazzetta alle solite soglie della maturita' che scopre l'amore ma ci litiga, che monta e smonta i triangoli, e tutti gli alri comportamenti archetipi della solita, noiosa ragazzetta disturbata giapponese. Due protagonisti intollerabili e molta noia e molta canzone rockpop giapponese, per non ricordare i piu' di dieci anni di anzianita', contro ottimi comprimari, alcune divertenti trovate e un'ottima conclusione ben strutturata e rappresentata, e molta canzone rockpop giappoense.