Final Fantasy VII Advent Children: e' stata un'esperienza sessuale, ho goduto come solo negli amplessi piu' sfrenati e appaganti; e la cosa sorprendente e' che fino alla prima bgm riarrangiata non riuscivo neppure a ricordare quanto avessi amato il videogioco, ero anzi scettico, pronto alla delusione e neanche troppo interessato per via di un arrogante atteggiamento di superiorita' verso i fenomeni piu' popolari giapponesi. Bene: inginocchiato attendo la mia punizione e umile accetto l'epifania del piu' intenso e glorioso spettacolo che osassi immaginare. Provo a ricominciare: con questo film i registi, gli autori e la Square-Enix stessa sono riusciti a formulare il risultato perfetto fondendo con eguale successo una sceneggiatura abile a farsi piacere dallo spettatore occasionale e i giusti feticci ammiccanti al fedele giocatore fanatico. No, riprovo ancora: tecnicamente superbo, animazioni da far piangere, coreografie di lotta tra le migliori mai viste e inimmaginabili, dialoghi e caratterizzazioni psicologiche efficaci e rispondenti ai personaggi cosi' come li ricordavamo, colpo di scena finale giustamente e perfettamente prevedibile, necessario ad avviare la corretta e completante conclusione; i luoghi che ricordavamo nella gloria della grafica di prossima-prossima generazione, nuove versioni delle musiche classiche (ehi! Voi che non possedete neppure un cd della colonna sonora di Final Fantasy VII chinate il capo e correte fino ad uccidervi contro il primo ostacolo utile) tanto belle da far piangere, squisite e geniali rappresentazioni del sistema di gioco integrate armoniosamente nello svolgimento del film. No, no, no: ancora una volta, l'ultima. Una delle ultime scene fara' discutere e a commento di questa riporto una piccola citazione da me letta da pochissimo di Michel Cournot a proposito del Vangelo Secondo Matteo di Pasolini: ''...Preti e comunisti sono i soli stupidi conclamati e sono sempre in anticipo sulla loro demenza senile''; ora mi si potra' obiettare che tale opinione del noto critico sia a dir poco fuori contesto qui ma mi era molto piaciuta e cercavo un'occasione per riportarla e non solo, Advent Children e' un tale caleidoscopio di trovate, di bellezza, di emozioni, di dramma e di divertimento da generare i pensieri piu' disparati. L'eccellenza delle scelte di regia di Nomura e soci e' veicolo di una straordinaria comunicazione capace di tenere con il fiato sospeso, di abbagliare con la sontuosita' della realizzazione, meravigliosa e splendente come un gioiello raro. Un paio d'anni dopo aver salvato il mondo Cloud e soci hanno piu' o meno ripreso le loro vite: il lifestream e' stato corrotto da una misteriosa infezione e un epidemia mortale sta investendo la popolazione; svuotato dal senso di colpa e dalla frustrazione per non essere riuscito, secondo lui, a salvare la vita dei suoi cari Cloud vaga spaesato senza alcuna intenzione di agire in favore dell'umanita' lasciandosi trasportare da una corrente di disperazione e inutilita': peccato per Cloud perche', indipendentemente dalla sua volonta', ancora una volta si trovera' legato dal sangue alle forze che minacciano di distruggere il pianeta. Nel corso del film compariranno in ruoli piu' o meno significativi tutti i personaggi conosciuti, l'azione frenetica regalera' alcune delle battaglie piu' epiche e sublimi fisicamente pensabili (a questo proposito ho notato una fortissima somiglianza con il Karas della Tatsunoko, indietro per il blog, ma non e' cosi' semplice decidere chi abbia imitato chi visto che entrambi questi due prodotti sono in lavorazione da tempo immemore) mentre immagini, suoni e parole culleranno verso le emozionanti atmosfere tipiche della saga. Advent Children non avrebbe potuto essere migliore: le uniche cose a venirmi in mente a questo proposito comportano l'abuso di sogni ad occhi aperti in stile harem, gigantesche barche di sushi, Agassi, Eastwood, The Rock, Richler, Kitano, Tadanobu e Tony Leung che giocano a poker nella stanza accanto, la machpatrol parcheggiata nella mia batcaverna e roba cosi'.