Rurouni Kenshin Trust and Betrayal: gli OAV di Kenshin sono un prodotto particolare, ne esistono due serie. Questa e' la prima, divisa in 4 episodi antecedenti ai fatti raccontati nella serie: Kenshin non e' ancora il samurai misterioso che non uccide di un atmosfera spesso comica, e' ancora Battosai, l'assassino. Gli OAV di Kenshin sono di una tale qualita', e di una tale differenza rispetto alla serie, che la distribuzione occidentale ufficiale da' loro un titolo persino diverso: rinunciando a rincorrere il successo della serie in favore della loro totale essenza d'altro; sono infatti solitamente indicati con il titolo di Samurai X. Ambientazione storica ricercata e precisa collocata durante gli scontri fra il Bakufu e quindi lo Shogunato, e le famiglie ribelli al cui soldo combatteva in qualita' di sicario eccezionale proprio Kenshin. La serie parte raccontando tutti i fatti salienti dall'infazia, all'addestramento, ai primi incarichi come assassino, alla cicatrice, alla scelta di cambiare vita, di non uccidere: quindi fino a poco prima dell'inizio della serie. Il character design, l'animazione, e le musiche sono eccelse: la drammaticita' romantica della sceneggiatura ne fa una perla di intesita' unica; la regia elegante, i combattimenti sanguinari e iperealisti, i dialoghi delicatissimi e l'attenzione a mantenere ritmi e atmosfere elegiache trasformano il racconto in una squisita narrazione tipica del gusto orientale piu' ricercato e caratterizzato. Non ho visto la serie ne' letto il fumetto, o meglio: dopo aver letto i primi capitoli del fumetto e aver visto la prima decina d'episodi del cartone decisi che mi faceva schifo, che mi ripugnava e che samurai o no non avrei mai potuto continuare a guardare un'altra di queste orripilanti produzioni nipponiche di *quel* genere; non sono il tipo del rimanda-piaceri, quindi ora mi pento di non aver visto allora questi splendidi OAV e di aver perso cosi' tanto tempo a scoprirli: domani suppongo di guardare la seconda serie.