DOTA - Dragon's Blood S03: terza e probabilmente ultima stagione per lo spin off animato di DOTA prodotto da Mir per Netflix.
Dovessi nominare un topos narrativo che detesto, senza dubbio punterei tutto su quello che resetta (reboot) le vicende, situazioni e storie di personaggi e setting con un violento e immotivato salto di universo, timeline o qualsiasi altra cosa del genere. 
In ogni sua forma: mi sta sul cazzo il personaggio che perde la memoria e deve ricominciare il suo character arc da zero, odio ancora di più quando il personaggio è l'unico a ricordare il mondo com'era prima di essere ricreato/qualsiasi altra cosa, sono profondamente disgustato dallo sceneggiatore incapace di continuare la storia in modo attraente che si sente costretto a violentare il passato per garantirsi un nuovo presente più facile da gestire. 
Ecco: la terza stagione di DOTA ricorre a questo espediente. 
Spreca il combattimento finale costruito durante la stagione precedente nei suoi primi 2 episodi, passa i restanti 6 a farci vedere personaggi ricordare/non ricordare il passato e vivere conflitti nel presente che erano già stati risolti dalle precedenti stagioni. 
NOTA: è soprattutto colpa della DC Comics.
Tutto ciò detto, rimane una delle produzioni Mir migliori in assoluto: altissimo livello d'animazione, combattimenti eccellenti specialmente in questa terza parte (ce ne sono, però, molto pochi); dialoghi interessanti e naturali, bella caratterizzazione dei personaggi. 
Il finale è accettabile: la vicenda raggiunge una conclusione soddisfacente, c'è un piccolo colpo di scena nell'epilogo che potrebbe consentire un seguito... ma è poco credibile e più un giochino alla film horror.
Non è il finale che avrei voluto, ma è accettabile. 
L'avrei strutturata diversamente: non è una serie che avrebbe avuto bisogno di qualche episodio in più, si sarebbe potuto fare qualcosa di meglio con quelli a disposizione. Mi irrita perché avrebbe potuto essere di più.
SPOILER SPOILER SPOILER
Il finale riporta la storia esattamente al punto dov'era alla conclusione della seconda stagione; i 6 episodi ambientati nel mondo alternativo servono solo a convincere Invoker a lasciar andare la morte della figlia. 
Davion muore. Mirana è probabilmente incinta. 
Nell'epilogo, scopriamo che Invoker non era stato convinto di un cazzo: Filomena è viva, adulta e miracolosamente guarita dalla sua malattia. 
Invoker sorride nell'ultima scena che lo vede protagonista, Filomena ha lo stesso sorriso nell'ultimo frame della serie. 
Ugh: questa è probabilmente la seconda cosa che detesto di più, quando lo sceneggiatore pensa di essere furbo e suggerisce cose incredibili che non saranno raccontate. E' una stronzata.