infodump: Iconoclasts, simpatico e colorato metroidvania dalla trama e setting violento e feroce. Si parla di fanatismo religioso. E' divertente ma troppo ripetitivo; fornito con il ps+ di dicembre 2018. A proposito di ps+, avendo qualche ora da buttare via e assolutamente nessuna idea migliore sono andato a recuperare il 'remake' di King's Quest del 2015, il primo capitolo era stato offerto con il ps+ una quantità di tempo fa: imbarazzante chiamarlo 'avventura grafica', è persino peggiore dei Telltale peggiori: umorismo scialbo, meccaniche banali.
The Thousand Year Beach: romanzo di Hirotaka Tobi. Ho provato a farmelo piacere in tutti i modi: un romanzo di fantascienza giapponese non posso mollarlo a metà... poi mi ricordo che si vive una volta sola e non dovrei sprecare tempo con romanzi che non mi piacciono. Originale se non conoscete il Giappone: la spiaggia del titolo è una delle ambientazioni di un videogioco virtuale di quelli dove puoi fare tutto. L'umanità però si è apparentemente estinta e, dopo un sacco di tempo, gli npc della spiaggia (e paesino tipo Grecia/Italia del Sud) sono diventati autocoscienti e hanno cominciato una specie di vita semi-autonoma. Un giorno vengono invasi da un alieno/hacker o qualcosa del genere.
Il protagonista è un bambino genio di 1000 anni, e la sua loli amichetta un po' troia. NOPE.
Zero Sum Game di SL Huang sembra un videogioco educativo. Quelli dove impari divertendoti: una giovane genio della matematica, grazie alla sua genialità nella matematica, riesce a essere una via di mezzo tra Bullseye e Remo Williams. Ne ho letto un quarto circa, troppo scemo.
Black Star Renegades di Michael Moreci... a proposito di scemo: è una di quelle produzioni che nasconde dietro la parola 'omaggio' il fatto di non avere idee e di aver copiato in malo modo una storia pre-esistente, in questo caso Guerre Stellari.
Cold Iron di Miles Cameron non è male e potrei dargli una seconda possibilità tra qualche tempo, è la storia di un giovane fantasy che finisce invischiato in una storia più grande di lui. E' scritto benino ma in 100 pagine non è riuscito a inserire un solo concetto originale: scritto benino non basta a ignorare l'assenza di contenuti.