Bakemonogatari: uno dei fenomeni animati giapponesi più resistenti dell'ultima decade. L'adattamento dei romanzi di Nisio Isin realizzato da Studio Shaft per la regia di Akiyuki Shinbo comincia qui. 
15 episodi che adattano il primo ciclo di romanzi, romanzi 1-2, per un totale di 5 storie che vedono l'introduzione di Koyomi Araragi, al tempo di questo primo romanzo un ex-vampiro con un forte senso di lealtà umana e il desiderio di aiutare gli altri. Questi altri essendo bellissime ragazze, generalmente della sua scuola, generalmente della sua età, afflitte da problemi sovrannaturali.
Le ragazze, immancabilmente, finiscono per affezionarsi ad Araragi.
Questo è un po' il senso base dei romanzi e dei loro adattamenti.
Il primo libro è uscito nel 2005, al momento sono 24 con un'idea di arrivare a 30; il primo adattamento di Shaft è andato in onda tra il 2009 e il 2010, al momento ha superato il centinaio di episodi e 3 film.
Lo sviluppo narrativo è consistente ed esponenziale. I libri e il loro adattamento raccontano la storia non in ordine perfettamente cronologico, non a caso è pieno (online) di siti dedicati a spiegare l'esatta cronologia narrativa della storia.
Lo stile visivo adottato da Shaft in questi suoi adattamenti ha fatto scuola, ed è emblematico. Simile a quanto inizialmente sperimentato per Zetsubo Sensei, ed è difficile da descrivere con il mio limitato vocabolario artistico: colori piatti, sfondi spesso ridotti a poche forme geometriche, continui flash di testi in sovrimpressione e figure, motivi, foto. Un misto di animazione e altro che costringe lo spettatore a mettere in pausa, anche quello giapponese data la velocità di molti di questi flash, per rivedere e cogliere alcuni di questi lampi subliminali. L'atmosfera e la musica sono fondamentali.
I personaggi dialogano per episodi interi, spesso in modo simile a filastrocche o a sketch comici: c'è un gusto per la ripetizione e il gioco di parole che dovrebbe essere mimetico dello stile dell'autore dei romanzi.
La caratterizzazione dei personaggi è adulta e matura, ci sono gag ma il dramma è sovrabbondante.
C'è una storia d'amore centrale, almeno in questa prima serie: sono da anni un closet fan della serie, quindi so più o meno già molti degli sviluppi successivi. La storia d'amore è raccontata molto bene, con molto gusto e affetto, senza però allontanarsi dal tono bizzarro, 'odd', che caratterizzata tutta la direzione artistica e il narrato.
I 15 episodi e le storie raccontate sono memorabili e hanno fondamentalmente segnato l'animazione giapponese contemporanea.
Hitagi Crab, Mayoi Snail, Suruga Monkey, Nadeko Snake e Tsubasa Cat introducono tutti i personaggi primari della serie; altri personaggi molto ricorrenti saranno introdotti nella serie successiva, ma in generale questo di Bakemonogatari è il nucleo.
Non so esattamente cosa guardare adesso, ci sono due strade: seguire l'ordine dei romanzi o l'ordine delle produzioni animate. Il problema è sostanzialmente solo qui: il prossimo romanzo sarebbe un prequel, ma il prequel è stato adattato nei 3 film che sono stati prodotti molti anni dopo le serie animate successive.
Le recensioni online non sono molto positive, ma penso proverò anche a leggere i romanzi adesso: non sono un fan del genere light novel, proprio perché troppo light, ma alcune cose che ho letto negli anni mi sono piaciute.