Vivarium: secondo film del regista irlandese Lorcan Finnegan. Bel nome. Molto irlandese. Presentato a Cannes lo scorso anno, è un thrille horror scifi.
E' un film angosciante. Il film perfetto per la quarantena. Questo film sarà probabilmente la causa primaria dell'assenza di sesso stanotte. Angosciante e deprimente.
Jesse Eisenberg e Imogen Poots sono una giovane coppia affiatata e felice in cerca di una nuova casa.
Vanno a visitarne una in un nuovo complesso residenziale... sì, è quel sottogenere suburbia-psicologico che potrebbe inizialmente far pensare a The Stepford Wives, ma ANGOSCIANTE e DEPRIMENTE.
Vanno a visitarne una insieme a un agente immobiliare. Entrano in casa ed è carina, si girano e l'agente immobiliare è scomparso. Provano ad andarsene ma non riescono a trovare l'uscita dal quartiere. Molto presto il tutto assume una nota sovrannaturale o paranormale o aliena.
Difficile da dire.
Cibo viene consegnato tutti i giorni. Un bambino viene consegnato il giorno dopo con la promessa di essere liberati se verrà cresciuto. Il bambino è chiaramente non umano.
E' la storia del cuculo. Circa.
Il bambino è insopportabile e non voluto, la coppia scoppia, il dramma e l'angoscia aumentano a dismisura. Diventa progressivamente più incomprensibile e alieno, in modo interessante e persino bello: il bambino cresce molto in fretta, c'è una scena assolutamente brillante verso il finale, ma è... soprattutto incomprensibile.
E angosciante.
SPOILER SPOILER SPOILER
Muoiono.